Società gassosa

di | 2 Aprile 2025
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Caratteristiche della società gassosa

società gassosaZygmunt Bauman sembrava già pessimista quando parlava di società liquida, con la sua conseguente instabilità delle relazioni e delle strutture sociali nel mondo contemporaneo. La sua descrizione della società come un “liquido” in cui tutto scivola via facilmente, in cui le certezze si dissolvono e i legami diventano fragili e facilmente distruttibili, oggi è ancora più evanescente.

Se Bauman vedeva la modernità come qualcosa di “liquido”, oggi possiamo immaginare un ulteriore passo in questa evoluzione, utilizzando l’immagine della società gassosa. La nebbia che ne deriva avvolge, rende indistinti i confini e le forme, offrendo una visione ancora più sfocata di quella descritta da Bauman. Se la “liquidità” suggerisce una certa fluidità, una certa forma che può essere manipolata, la “gassosità” sembra ancora più impalpabile. Non ha una forma ben definita, è invisibile ma onnipresente, eppure ci tiene intrappolati.

In una società “gassosa” siamo trascinati in un vortice di individualismo, in cui il rumore costante dell’esistenza soffoca la possibilità di vedere davvero gli altri. La nebbia ci impedisce di riconoscere i punti di riferimento, le vere connessioni. Ci troviamo a vivere un mondo fatto di immagini e consumi, dove l’essenza delle emozioni diventa sempre più sfocata, quasi irrilevante.

Annaspiamo in una costante rincorsa verso il successo materiale, la visibilità sociale, l’ottenimento di sempre più trofei. Eppure, non assaporiamo nulla. I momenti passano velocemente, consumati senza riflessione, senza il piacere del “qui e ora”. Ci sembra che accumulare, accumulare e accumulare sia la chiave della nostra libertà, ma in realtà stiamo solo colmando un vuoto che si allarga sempre di più. E alla fine, ci ritroviamo con mani vuote e un cuore che non sa più riconoscere l’importanza di ciò che è davvero significativo.

Le relazioni diventano transitorie, superficiali, non perché manchino le persone che possano condividerle con noi, ma perché siamo diventati incapaci di vedere l’altro oltre la sua apparenza, oltre ciò che può offrirci. La società ci ha insegnato a guardare solo dentro di noi, a inseguire i nostri desideri egoistici, ma mai a fermarci per ascoltare, per condividere.

La libertà che si cerca non è la stessa a cui si vuole pensare, finisce per diventare una prigione: una prigione fatta di solitudine e di assenza di significato.

Le alternative alla società gassosa

La libertà, invece, non è solo assenza di impegni, non è solo la fuga da ogni responsabilità. Dovrebbe rappresentare la capacità di fermarsi, di ascoltare, di incontrare l’altro con empatia e di costruire legami significativi. La libertà è anche la consapevolezza che il tempo che non investiamo nei nostri affetti e nelle nostre emozioni è perso, un tempo che non torna.

La sfida di oggi è guardare oltre la nebbia. Fermarsi, essere presenti, dare valore a ciò che non si può comprare, a ciò che non si vede nella superficie. Solo così possiamo iniziare a costruire una realtà più autentica, dove le relazioni sono vive, non scivolano via, e dove ogni momento viene assaporato come un dono, non come un’altra conquista da mettere in una bacheca.

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