Empatici oscuri, i nuovi rischi nelle relazioni

di | 9 Gennaio 2025
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Empatici oscuriEmpatici oscuri, dopo i vampiri emotivi e i narcisisti patologici mancava una nuova tipologia di personalità che potesse complicare ulteriormente le relazioni o spaventare chi già non si predispone positivamente alla conoscenza dell’altro. La verità è che è sempre più difficile trovare relazioni sane che non siano compromesse da situazioni del passato o da paure riguardanti il futuro. La possibilità di conoscere l’altro semplicemente per quello che è ormai sembra una delle imprese più ardue che si possano affrontare. Purtroppo questo porta a sviluppare personalità sempre più difese, sempre più traumatizzate, fino, nei casi estremi, a renderle patologiche e pericolose.

Gli empatici oscuri, di cui ormai i social si occupano appassionatamente, #darkempathtok per i fedeli di TikTok, sono personalità compromesse che cercano di riparare i loro problemi danneggiando gli altri e non occupandosi degli effetti negativi che possono produrre. 

Come distinguere gli Empatici oscuri

I Dark Empath erano già oggetto di studio negli ultimi anni, prima di diventare una sorta di nuova moda social. Purtroppo sono personalità complesse che riescono ad avere una forte empatia per capire chi hanno di fronte, ma solo per utilizzare informazioni a loro vantaggio senza avere attenzione o scrupoli per ciò che causano all’altro. La manipolazione è uno dei tratti distintivi di queste personalità. L’empatia che sperimentano non ha molto a che a fare con quella sana che solitamente fa sentire vicino all’altro. In questi casi viene utilizzata per raggiungere i propri scopi senza preoccuparsi delle conseguenze che possono causare. Potremmo definirla una strategia per riuscire a vincere sull’altro, perché in una relazione con questi individui si perde e spesso anche molto. 

Riescono a racchiudere caratteristiche di psicopatia, come spietatezza e impulsività, di narcisismo, come manie di grandezza e arroganza, e machiavellismo, con manipolazione e strategie sottili. Un insieme di caratteristiche pericolose e tossiche, non riconosciute e scarsamente riconoscibili, soprattutto per chi rientra nei loro piani.

Rischi che si corrono

Comportamenti manipolativi e ambigui rischiano di destabilizzare chi viene a contatto con loro, minandone fiducia e autostima. Non è semplice rendersene conto poiché la manipolazione viene agita a un livello diverso rispetto a un narcisista “dilettante”, premure e attenzioni confondono e dissimulano le loro reali intenzioni, fino a scardinare ogni tipo di certezza e di stabilità emotiva. I danni, insomma, possono essere molteplici e su più piani.

Come uscirne?

Data la difficoltà nel riconoscimento, poter uscire da queste relazioni non è semplice. I segnali ci sono, ma sono difficili da riconoscere, poiché la manipolazione porta a ridescrivere una realtà alterata, costruita perfettamente per poter giustificare ogni tipo di comportamento, senza mai assumersi responsabilità per le macerie che si lasciano dietro, anzi, cercando di scaricarle sull’altro, provocando ulteriori sensi di colpa. Il segnale più importante da cogliere in ogni situazione è il proprio benessere, solitamente c’è sempre qualcosa che stride, che non combacia perfettamente, anche se viene fornita una spiegazione razionalmente ineccepibile. Non esistono alibi o prove infallibili, l’unica voce da ascoltare è la propria e spesso è quella che può salvare anche dalle situazioni peggiori. Per riparare i danni e ritornare a costruire qualcosa di più forte e stabile può essere utile una psicoterapia e nuove esperienze positive, perché, nonostante l’orientamento attuale, continuare a fidarsi degli altri resta vitale e insostituibile. 

 

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