Quanto vale la tua vita? E se decidi di farti aiutare quanto può valere la psicoterapia? E la professionalità del terapeuta?
È necessario fare le proprie valutazioni e poter scegliere cosa sia giusto per sé stessi. Purtroppo nel momento in cui tutto tende a essere svalutato ne risentono anche le scelte che si fanno, l’impegno personale che si mette in gioco all’interno di un percorso di cambiamento e ancor prima l’investimento che viene fatto sul professionista e sull’aiuto che può dare. La prima domanda da farsi è: quanto sono disposto a mettermi in discussione? Senza una risposta chiara e sincera è inutile andare alla ricerca del terapeuta perfetto, che spesso, in una ricerca superficiale, corrisponde a quello più comodo.
La tendenza al ribasso sta diventando lo specchio di una società in cui è meglio rimanere in superficie, meglio non farsi troppe domande. La psicoterapia smart, economica e con basso investimento resta un palliativo per acquietare la coscienza, credendo di far qualcosa per sé che spesso però, con molta probabilità, non produce cambiamento. Perfetta per chi ancora preferisce muoversi in ciò che già conosce temendo di non saper affrontare le novità. La terapia, invece, serve proprio a svelare ciò che ancora non si riesce a vedere. Il terapeuta serve a trovare nuove chiavi di lettura, non a confermare quello che già si sa fare, convinti che siano gli altri a dover cambiare. Mettersi in discussione, solo attraversando una crisi, può portare a scoprire le proprie risorse, nuovi modi di affrontare le difficoltà, arrivando a una migliore conoscenza di sé e a un miglior funzionamento.
La psicoterapia può cambiare in funzione delle esigenze di ogni individuo, ma il cambiamento più importante parte da sé stessi. È questa la valutazione più importante da fare: sono disposto a farlo? Quando la risposta sarà affermativa è più probabile che si inizino a cercare gli alleati più adatti.