La fatica di crescere, oltre l’adolescenza

di | 30 Ottobre 2018
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Crescere oggi, dall’infanzia all’adolescenzaadolescenza

Perché oggi i modelli educativi funzionano meno? Che fine hanno fatto? Oscilliamo tra i seguaci “dei no che aiutano a crescere” agli estremisti del metodo montessoriano, con poca conoscenza dell’effettiva applicazione e valenza dei  principi educativi.

Tra proibizionismo e liberalismo oggi vince la confusione, la mancanza di educazione, i ragazzi hanno voglia di cercare, di sperimentarsi, ma farlo in una società senza regole e confini non permette loro di sviluppare creatività e crescita, le esperienze restano infruttuose e a volte pericolose quando poi portano a conseguenze negative, spesso frutto di un fallimento generalizzato, familiare, istituzionale e sociale.

Il passaggio da un’infanzia iperprotetta a un’adolescenza mal tollerata, getta i ragazzi in una crisi ancora più grande di quella che li attraversa come  inevitabile passaggio di vita. Oltre alla confusione oggettiva dovuta ai cambiamenti fisici e psicologici della loro fase di vita, si ritrovano a dover sostenere aspettative lievitate nel corso dell’infanzia. Bambini prodigio su tutti i fronti (oggi l’agenda di un bambino non ha nulla da invidiare a quella di un manager all’apice del successo) rischiano di diventare adolescenti smarriti con nuove ansie da prestazione.

Cosa possono fare i genitori

Anche i genitori, tra modelli interventisti e assenteisti, sono in balia degli eventi e spesso incapaci di instaurare una relazione vera e forte, presi da sensi di colpa, di inadeguatezza e conseguente perdita di autorità.

Il problema sta nella relazione, le regole che valevano in passato oggi non sempre riescono ad adeguarsi, soluzioni un tempo adeguate ormai diventano inefficaci, a volte controproducenti. Solo in una relazione basata sull’ascolto, senza pregiudizi o paure, possono affondare radici utili per una sana crescita.

Nel libro della psicoterapeuta Asha Phillips “I No che aiutano a crescere” l’attenzione è posta su limiti e regole utili per l’educazione dei bambini. Saper dire No al momento giusto è necessario per uno sviluppo sano della personalità dei piccoli.

All’importanza dei No si affianca quella dell’ascolto, i genitori hanno il compito di adeguare un modello educativo al bambino o al ragazzo che hanno di fronte, capire le sue esigenze e sentire la possibilità di negare o di concedere. Nella valorizzazione della relazione si può trovare la libertà della propria affermazione senza dover andare incontro a un’autolesionismo (tagli, disturbi alimentari, dipendenza da sostanze, gioco, internet) per esprimersi.

Ascolto e accoglienza

L’espressione e l’accoglienza delle emozioni è indispensabile sin da piccoli. Aiutare un bambino a riconoscere, prima di tutto, e poi ad affermare le proprie emozioni consente una conoscenza e una consapevolezza di sé che permette una progressiva individuazione. Non è necessario entrare in contrasto con le regole per ricercare affermazione e autonomia. Ciò che cambia con la crescita sono i modelli a cui si fa riferimento, legati a nuovi bisogni, ma questo non è necessariamente in contraddizione con i valori e gli insegnamenti che i genitori dovrebbero fornire. Un ragazzo che perde  riferimenti stabili nella crescita vuol dire che non ha nuovi modelli da seguire, non si sente riconosciuto e accettato, per cui fatica a trovare la sua nuova identità.

Per essere sostenuti in questo passaggio i figli hanno bisogno che i genitori, in grado di affrontare a loro volta le emozioni che questo cambiamento comporta, possano sperimentare emozioni positive nei loro confronti fornendo quindi un nuovo  modello funzionale, stabile ed emotivamente sicuro.

La crescita dall’infanzia all’età adulta, e anche oltre, è un costante cambiamento e adeguamento a esigenze personali, relazionali e sociali, un percorso che accompagna ogni individuo nella ricerca di sé, della sua affermazione e soddisfazione. Esprimere le proprie emozioni e riconoscersi nelle relazioni significative della propria vita consente di proseguire ogni passaggio in modo evolutivo, senza arresti o rinunce. Quando in questo percorso si creano blocchi o la soddisfazione viene cercata in situazioni patologiche bisogna interrogarsi su quale sia l’ostacolo che impedisce il passaggio a una nuova fase, a un cambiamento.

Affermare se stessi e la propria identità è un impegno costante che a ogni età può comportare  difficoltà se non si crede in se stessi, per questo durante la crescita è necessario sentirsi riconosciuti e accettati all’interno di relazioni sane e appaganti.

 

 

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