La dura vita del narcisista (e di chi gli sta accanto)

di | 12 Aprile 2018
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narcisistaChi è il narcisista

Sempre più spesso leggo articoli su narcisisti, descritti come veri e propri vampiri, se ne parla talmente tanto che ho sempre ritenuto non indispensabile aggiungere altro. Oggi ho ceduto alla tentazione, perché se è vero che causano profonda sofferenza a chi hanno accanto, e sono più spesso le loro vittime a venire a chiedere aiuto, è altrettanto vero che essi stessi non se la passano meglio.  Non dimentichiamo che Narciso è condannato a non realizzare il suo amore e per questo ne muore.

Il narcisista appare brillante e sicuro di sé, ha bisogno di essere al centro dell’attenzione e di avere continue conferme, ma in realtà ha una bassa autostima che tende a mascherare con la sua grandiosità. Malgrado il suo bisogno di essere libero necessita di persone accanto che lo ammirino e lo rassicurino vista la loro vulnerabilità sul piano relazionale e affettivo. Nella quotidianità spesso fanno fatica ad essere all’altezza delle proprie aspettative  e di quelle che hanno creato attorno a sé pertanto si mostrano insofferenti, permalosi, timorosi di essere feriti. La sofferenza viene inconsapevolmente ricercata in quanto rafforza il senso di sé e di grandiosità.

Appaiono distaccati ed indifferenti, non sembrano affatto essere dipendenti finché il partner non cerca di lasciarli, allora non saranno più distaccati ed indifferenti. Entreranno in uno stato di panico ed useranno qualsiasi mezzo a loro disposizione per protrarre la relazione. Temono la solitudine, ma non sono in grado né di stare in una relazione né di andarsene.

Perché una donna sceglie un uomo narciso

In un rapporto con un narcisista la vittima designata appare il partner, solitamente la donna, ma anche se con dinamiche differenti questo può verificarsi con un’inversione dei ruoli.

In questa breve descrizione (presto scriverò altro per approfondire l’argomento) riassumo dinamiche, trappole e soluzioni per le donne che vivono relazioni con narcisisti e, che a causa di questo, ne soffrono. Vorrei poter aiutare anche i narcisisti, ma è più difficile che si mettano in discussione, anche se, ripeto, la loro condizione non è sicuramente più facile.

Nella scelta di un partner ci sono sempre motivazioni legate ai propri bisogni e se questi sono costituiti da conflitti non risolti è evidente che ci si incastra in dinamiche rischiose.

La scelta inconscia di partner narcisi spesso viene determinata da:

  • Un’esperienza precoce molto simile
  • Il rapporto dei propri genitori
  • La possibilità di vivere di luce riflessa
  • La paura di una relazione definitiva
  • Timore della routine e possibilità di un alto  livello emotivo
  • Il proprio narcisismo
  • La possibilità di investire sulla propria crescita attraverso un rapporto difficile

Trappole in cui la donna può cadere

In amore non c’è chi vince e chi perde, entrambi vincono o perdono (gioco a somma diversa da zero). Nelle reciproche interazioni all’interno della danza di coppia ognuno può scegliere se adeguarsi alle richieste dell’altro e alcune donne possono cadere inconsapevolmente in alcune “trappole”:

  • dopo una prima fase del rapporto in cui c’è particolare coinvolgimento i narcisisti si ritirano senza una reale motivazione e questo crea spesso confusione che alimenta la speranza di poter tornare indietro e di poter cambiare l’altro per ritrovarsi nuovamente;
  • se il suo meccanismo psicologico viene smascherato o se riceve una critica può diventare cattivo, sottolineando i difetti altrui e svalutando il partner cercando in questo modo di renderlo ancora più dipendente e insicuro. Questo consente di rinforzare il circolo vizioso già instaurato, mentre il narcisista ottiene la possibilità di mantenere una distanza, non interessandosi oltre di chi ha accanto e continuando a inseguire un ideale che non troverà mai;
  • le attenzioni del narcisista sono finalizzate al mantenimento della dipendenza, essi infatti hanno bisogno di essere amati e apprezzati, cercando nell’altro continue conferme, ma quando a farlo è il partner raramente riesce a trovarne per cui inizia una costante ricerca di affermazione in un rapporto che invece continua a essere insoddisfacente;
  • la sfida fa parte del meccanismo della dipendenza, come precedentemente descritto, iniziare a pensare “solo io posso cambiarlo” rischia di chiudere ogni possibilità all’esterno.

 Come uscire dalle trappole

Uscire da questi meccanismi non è semplice, né così evidente quando si è coinvolti.

Le prime indicazioni si basano sulla possibilità di iniziare a prendersi cura di se stessi:

  • essere più attivi e propositivi;
  • attuare comportamenti che accrescano la propria autonomia, quindi non pensarsi solo all’interno di una relazione, ma creare spazi per sé;
  • dedicarsi ai propri interessi, che magari si erano messi da parte per l’altro;
  • accrescere la propria autostima, respingendo le svalutazioni ricevute e ricostruendo quella parte trascurata nel rapporto;
  • chiedere aiuto e confrontarsi.

Riconoscersi in alcuni di questi tratti può aiutare a prendere consapevolezza della situazione che si vive e questo, come in ogni cosa, è sempre il primo passo, anche per i narcisisti.

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