Che si scelga di fuggire o di immergersi nel ritmo frenetico delle feste, Natale in ogni caso a volte mette a dura prova la propria resistenza.
Non ci sono regole, meglio non avere aspettative, eppure ci si ritrova risucchiati nel vortice della festa, dove l’imperativo è “essere buoni, felici e amorevoli“.
Questi aggettivi metterebbero in difficoltà già in qualsiasi periodo dell’anno, ancor di più se diventa una condizione globale, irrinunciabile. Chi soffre, durante le feste, sente amplificato il proprio stato, in contrasto con l’apparente clima festoso.
I propri sentimenti non devono spaventare, né essere camuffati a tutti i costi, ma si può imparare a prendere quello di cui si ha bisogno, ascoltando le proprie necessità, senza urgenze, senza fretta… non solo a Natale.
Già durante tutto l’anno per impegni lavorativi, sociali e familiari ci si può sentire in dovere di soddisfare aspettative continue che alzano il livello di stress. Il periodo delle feste allora può essere un’occasione per prendersi un po’ di tempo e ascoltare prima di tutto le proprie esigenze, senza farsi travolgere da slogan commerciali e imposizioni sociali.
Avere del tempo per se stessi deve servire per spezzare i ritmi a cui si è abituati, spesso imposti o subiti, per cui è importante riuscire a organizzarsi seguendo e assecondando ciò che si desidera, ascoltando se stessi.
Quando si è più piccoli sembra naturale amare questo periodo dell’anno, vacanze, feste, amici, parenti e l’attesa di nuovi regali. E’ nello spirito dei bambini che bisogna ricercare la capacità di guardare al presente, nel qui e ora, circondandosi con ciò di cui si ha bisogno, lontano dai rimpianti o da attese impossibili.
Certo a quell’età c’è qualcuno che si preoccupa di realizzare al meglio le richieste, quindi la differenza nasce dall’assenza di responsabilità, ma è anche vero che quando ci si sente stressati c’è un sovraccarico di impegni e aspettative a cui difficilmente si riesce a dire di no.
Imparare a dire di “no” non è semplice per chi è abituato a soddisfare le esigenze altrui, ma occorre ricordarsi che ci sono anche quelle personali ed è importante ascoltarle.
Se è vero che a Natale si è più buoni… perché non iniziare da sé?!